Belle le tue modelle, ne ho avute anch'io un paio che hanno posato per me per quasi vent'anni. Ma devo dirti di “border line”. Sinteticamente: filologicamente ineccepibile, splendida struttura espositiva. Nel dettaglio, tra gli altri, Dalì emoziona, Ernst rivolta come un calzino, Parmeggiani imperdibile, ma Jasper Jorn è da sindrome di Stendhall.
Bellissimi quelli che hai detto! Ma io mi sono concentrata anche su altri, di cui ho parlato qui: http://carolartego.blogspot.it/2013/03/mostra-borderline-artisti-tra-normalita.html
Mi è piaciuto anche moltissimo leggere di come nascevano le opere, spesso su materiali inconsueti perchè gli unici disponibili nei luoghi obbligati dove producevano questi grandi artisti... Per la sindrome di Stendhal, Mattia Moreni in particolare mi ha "steso" !! :-)))
Letto... sottoscrivo ogni dettaglio! Comunque non credo che rivedrò presto una cosa così intensa. A scanso di equivoci (non vorrei privarmene) mi sa che tornerò a rivedere questa. Come si dice... repetita iuvant.
Belle le tue modelle, ne ho avute anch'io un paio che hanno posato per me per quasi vent'anni. Ma devo dirti di “border line”. Sinteticamente: filologicamente ineccepibile, splendida struttura espositiva. Nel dettaglio, tra gli altri, Dalì emoziona, Ernst rivolta come un calzino, Parmeggiani imperdibile, ma Jasper Jorn è da sindrome di Stendhall.
RispondiEliminaBellissimi quelli che hai detto! Ma io mi sono concentrata anche su altri, di cui ho parlato qui:
RispondiEliminahttp://carolartego.blogspot.it/2013/03/mostra-borderline-artisti-tra-normalita.html
Mi è piaciuto anche moltissimo leggere di come nascevano le opere, spesso su materiali inconsueti perchè gli unici disponibili nei luoghi obbligati dove producevano questi grandi artisti...
Per la sindrome di Stendhal, Mattia Moreni in particolare mi ha "steso" !! :-)))
Letto... sottoscrivo ogni dettaglio! Comunque non credo che rivedrò presto una cosa così intensa. A scanso di equivoci (non vorrei privarmene) mi sa che tornerò a rivedere questa. Come si dice... repetita iuvant.
RispondiEliminaEggià ce ne sono alcune di mostre che vale la pena "ripassare".... :-))
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