giovedì 7 marzo 2013

Mostra "BORDERLINE. ARTISTI TRA NORMALITA' E FOLLIA" AL MAR DI RAVENNA



Carlo Zinelli
Aloise Corbaz
Il nome della mostra parla da solo: non solo artisti "accademici", non solo quadri e opere che ci mostrano la perfezione tecnica e concettuale, ma l'istinto, la ragione sopraffatta dalla necessità, il fiume che avanza e che travolge qualsiasi cosa, tutto, tutto che viene inondato da questo bisogno primevo di esprimersi, di raccontare se stessi e la propria interiorità, quello che c'è dentro e che qualcuno ha chiamato follia, ma per loro è la vita, è qualcosa che sta fuori oltre che dentro, che nell'espressione li definisce e li fa esistere. Questi sono gli artisti presenti alla mostra al MAR di Ravenna, tanti di loro con una vita dentro e fuori o solo dentro ospedali psichiatrici, presi da fervore di diverso tipo che qualcuno ha giudicato malato e che ha cercato di imprigionare, imprigionandoli fisicamente. Ma la loro mente ha prodotto di tutto, per tutti e in tutti i luoghi.
C'è un'intera stanza dedicata ad Aloïse Corbaz con le sue opere colorate, ricche di romanticismo e fantasia e vita, fatte sui pacchi dei regali ricevuti e disegnate con matite colorate e materiali simili nei bagni dell'ospedale psichiatrico.
Poi ci sono gli immancabili: Basquiat con le sue opere emblemi dell'istinto e dell'arte primitiva, immediata, sofferta; Dalì con all'opposto un arte onirica e in tale senso istintiva, ma per il resto curata nei particolari, perfetta nella forma, perfetta nel suo sogno e nella rappresentazione di creature, forme, immagini interiori conservate da quel lasso di tempo in cui è l'inconscio a parlare e non la ragione: il sonno.
E ancora Bosh, Bacon, Dubuffet, per dire solo alcuni dei nomi tra i più famosi. Senza scordarci Ligabue, in una serie di magnifici ritratti ragionati e irragionevoli al contempo, riflesso, come diversi altri ritratti di altri artisti nella sezione "Ritratti Dell'Anima", di un'anima che si analizza e che testimonia l'uso dell'autoritratto come una delle forme di autoanalisi più diffusa tra i pazienti in cura in strutture psichiatriche.
Numerose le opere di Carlo Zinelli, con i suoi "pretini", figure in serie che si ripetono decine e decine di volte nelle sue opere di china, colori, carta. Poi una scultura originalissima e molto inquietante al contempo, imponente nella dimensione (basti guardare l'apertura alare!) e nelle emozioni che può dare, quella di Cesare Inzerillo - Bird of Paradise.

Cesare Inzerillo
E infine, e specifico che l'ho lasciato per ultimo solo per la possibilità di gustarlo ancora al ricordo, lui solo e soltanto, non posso non inserire in questa breve carrellata di opere e di emozioni della mostra che potrete visitare fino al 16 giugno 2013 al MAR di Ravenna, un artista che con le sue opere mi ha lasciato senza fiato (e che sinceramente, come certi artisti poco menzionati, o menzionati molto meno di altri e quindi meno conosciuti dai "non addetti ai lavori", non conoscevo se non per sentito dire):
Mattia Moreni
Mattia Moreni, che con le sue opere -ritratti- di grandi dimensioni e piene di colori accesi, spatolati, raggrumati agli occhi come emozioni mai risolte, mi ha affascinato, colpito al cuore, ammaliato, lasciato senza parole. Lascio a voi la conferma di questa mia ultima affermazione, dato che da un moderno monitor molti quadri, come i ritratti di Mattia Moreni, non danno che una briciola dell'immensa emozione che danno dal vivo. Ne riparliamo dopo che avrete visto la mostra, credo che non ne rimarrete delusi, parola di
 

                                                                 Carol Artego

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