domenica 14 ottobre 2012

E verrà ancora l'estate
che non sente e spazza via
il tepore degli abbracci
ti scorderai di me
dei nostri occhi lucidi
dei nostri strani tentativi
mi lascerai come gatta randagia
tu che appartieni a questi colli
io che appartengo a nessun luogo
verrà l'estate
fingerò ancora
di preferirla agli inverni di fuoco
non ti ringrazierò per quel male
che non hai voluto farmi
per non farlo a te.


Carol Artego, 2009

Nessun commento:

Posta un commento